I concetti alla base del video



Zero una e due dimensioni

L'animazione inizia dalla presentazione tre figure geometriche.
Ma lo fa in un modo veramente speciale. Diamogli un’ occhiata nel dettaglio:

Per iniziare, la prima cosa che appare sullo schermo è un punto. Una forma geometrica senza dimensione, larghezza, area o volume. L'unità minima della comunicazione visiva.
Quel punto diventa una linea retta. E finalmente, su quella linea definiamo un segmento che, per definizione è una parte di quella linea compresa tra 2 estremi.
Due curve centrate nei suoi estremi, ci lascia ottenere triangolo equilatero.




Dissezioni Geometriche

Un modo per rappresentare visivamente l'ugualianza delle aree tra i tre poligoni è noto come Dissenzione di Dudeney, cioè tagliarli attraverso alcune linee e ricomporre i pezzi tra di loro per convertirlo in un altro.

Una dissezione geometrica nel quale tutti i pezzi sono uniti in una catena di punti “articolati”, così che la conversione di una figura in un’altra può essere effettuata ruotando la catena continuamente, senza tagliare nessuna delle connessioni e senza lasciare piccoli buchi tra le parti.
La trasformazione tra un triangolo equilatero e un quadrato è relativamente conosciuta.
Il teorema Wallace-Bolyai-Gerwien, testato per la prima volta nel 1807, afferma che qualunque due poligoni aventi la stessa area avranno sempre una dissezione in comune.




Gli esagoni sono speciali!

Ma perchè è così importante che in questa animazione i tre poligoni hanno la stessa superficie?
Perché immediatamente dopo si vede come queste tre figure, si dispiegano in una linea, ciascuna della lunghezza dei suoi contorni. Il risultato: quello che ha un perimetro più piccolo è l’esagono.
Nel diagramma a lato, che appare nell’animazione, vediamo qual’è la differenza.

Cosa implica questo? Ci sono infiniti poligoni regolari, a partire dal triangolo equilatero, con solo tre lati, seguiti dal quadrato, pentagono, esagono, ettagono, ottagono ... fino a terminare con una circonferenza, che potremmo definire come un poligono regolare di lati infiniti.
Ma di tutti questi, ce ne sono solo 3 con cui puoi tessellare il piano usando lo stesso pezzo: il triangolo equilatero, il quadrato e l'esagono. La tassellatura esagonale, però è speciale: è quella più compatta. Questo è noto anche come formazione a nido d'ape.




Alveari

A questo punto, è quello che vediamo dopo nella nostra animazione: come la tessellatura esagonale viene estruso per costruire un alveare.

Le api sanno che con questo di impacchettamento riescono a creare una struttura con la relazione ottimale tra il volume dedicato alle cavità e la cera necessario a costruire i loro muri.
Una volta che il nostro alveare è stato costruito, le api operaie, quando si accorgono che c’è una cella vuota, senza miele, decide di andare fuori a lavorare per risolvere il problema e quindi riempirla.




Fiori

Man mano che ci avviciniamo, il fiore cresce e si apre, per scoprire che si tratti di una margherita.
Il disco centrale di questa pianta, presenta una struttura gialla molto caratteristica, un'infiorescenza con una distribuzione che segue lo stesso schema geometrico dei semi dei girasoli, in base all'angolo aureo (137.507º).




Doppia elica

L'animazione avanza e vengono tracciate diverse linee elicoidali.
Queste linee di luce si espandono e da esse inizia a svilupparsi una costruzione un po 'misteriosa. Numerosi gradini e complessi rilievi con motivi ornamentali tutti con un aspetto metallico e riflettente originano e si collegano su di esso.
Infine, vediamo come la finitura metallica è sfumata e finiamo per apprezzare la struttura di una delle opere architettoniche più fotografate dai turisti a Roma: la moderna Scala del Bramantenei Musei Vaticani.
Una delle poche scale a doppia elica al mondo, dando vita a prospettive dalle linee curve molto suggestive.




La palma

Dopo aver attraversato questa rampa di scale a doppia elica, la telecamera ruota attorno al piedistallo e numerosi fasci di luce emergono da esso e si forma una griglia che ricorda un radar.
Ad ogni giro di 137,5 ° (di nuovo l'angolo aureo) appare una nuova particella che compattate creano una forma cilindrica. In un dato momento, diverse curve elicoidali emergono dalla scala che sale verso il centro mentre l'architettura stessa si sgretola e scompare.
Sono 2 spirali in due sensi, anche se quel dettaglio non appare nell'animazione, poichè sono troppe cose da mostrare in così poco tempo! Questo cilindro cresciuto al centro è un tronco di una palma e infatti vediamo apparire le foglie.


Il team

La squadra dietro questo lavoro.

Jonathan Caputo

Developer

Tommaso Ferrara

Developer

Gianmarco Guizzardi

Developer

Piergiusto Ranieri

Writer

Armando Rainò

Writer

Andrea Losacco

Writer