Compito di realtà

L'impero romano è lo Stato romano consolidatosi nell'area euromediterranea tra il I secolo a.C. e il V secolo d.C.

Le due date che generalmente identificano l'inizio e la fine di un'età statuale unica sono il 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto, e il 395 allorquando, alla morte di Teodosio I, l'impero viene suddiviso in una parte occidentale e in una orientale.

L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore legittimo, Romolo Augustolo. La vita dell'Impero romano d'Oriente si potrarrà invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453.

Pur non essendo il più vasto impero mai esistito, quello di Roma è considerato il più grande per gestione e qualità del territorio, organizzazione sociopolitica, e per l'importante segno lasciato nella storia dell'umanità. In tutti i territori sui quali estesero i propri confini, i romani costruirono città, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civiltà e al contempo assimilando le popolazioni e civiltà assoggettate, in un processo così profondo che per secoli ancora, dopo la fine dell'impero, queste genti continuarono a definirsi "romane".

La civiltà nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana e infine sviluppatasi pienamente in età imperiale, è alla base della civiltà occidentale

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Storia Roma Impero romano

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